In molti credono che la torretta che sorge
sopra l'Area Sacra di Largo di Torre Argentina sia la torre che ha dato
il nome alla piazza.
Non è vero. La vera Torre Argentina è oggi inglobata nell'edificio cinquecentesco, di stile gotico-tedesco, detto Casa del Burcardo (v. Sudario 44). Foto a destra. Nel sec. XVI quest'ultima costruzione medioevale subì modifiche a opera di Giovanni Burkhardt di Strasburgo (in latino Argentoratum), cerimoniere pontificio.
E
la torre del cerimoniere di Argentoratum fu detta allora Argentina.
Quella invece in Largo di Torre Argentina è la Torre del Papito (alta
m.17,50). Faceva parte di un complesso più ampio, poggiato sui templi di
età repubblicana. Il nome deriverebbe o dalla famiglia Papareschi (detti
anche de Papa) o dal ricordo dell'antipapa Anacleto II Pierleoni
(1132-1138, giovane d'età e basso di statura, avversario di Innocenzo II
Papareschi), che avrebbe fatto restaurare anche la chiesa di S. Nicola
de Calcarario, oggi scomparsa. La torre fu "liberata" da Muñoz nel
1940, demolendo gli edifici che si addossavano su due dei lati della
torre. Tutte le finestre furono modificate, cercando di restituire
l'aspetto originario.
Accanto alla Torre del Papito si conserva un portichetto costituito da colonne di granito e di marmo bigio. Esso tuttavia in origine non era in tale posizione: infatti era inglobato inun edificio posto sopra l'attuale Area Sacra, grosso modo al centro dell'attuale Largo di Torre Argentina. Quando questo edificio fu demolito per riportare alla luce l'area archeologica, il portichetto fu salvato e posto accanto alla torre. |